Il Sassuolo di quest'ultimo biennio sportivo ha trovato in Francesco Caputo un attaccante di razza che, grazie ai suoi gol ha anche conquistato la convocazione in Nazionale. L'attaccante classe 1987 di Altamura, arrivato in terra emiliana nell'estate del 2019 con la maglia del Sassuolo ha segnato 32 regti in 52 apparizioni.

Lui ha parlato degli obiettivi raggiunti come l'aver avuto la possibilità di giocare nella massima serie: "Sinceramente speravo di arrivare in serie A. Ai tempi dell’Entella ho avuto qualche occasione, con Crotone e Pescara. Ma non erano squadre dove sarei stato importante, che puntavano fortemente su di me. Quindi ho deciso di rimanere in Liguria. E poi mi dissi: ‘o trovo una squadra in A, o trovo una squadra che mi porta in Serie A’. Ed è andata così con l’Empoli".

Caputo parlando del Sassuolo ha detto: "Più faccio gol più ne voglio fare. Non mi accontento mai. L’anno scorso ne ho fatti 21, l’obiettivo è migliorare. E inseguire il sogno di diventare capocannoniere in serie A. In un’altra squadra con meno qualità forse avrei fatto meno gol. Qui nel Sassuolo ho compagni che mi danno l’ultimo passaggio, mi fanno arrivare in porta. È una squadra forte, ormai da diversi anni c’è un gruppo che si conosce alla perfezione. E poi ci sono giocatori da top club, come Berardi, Boga, Djuricic, Defrel, Locatelli, Traoré. Nazionale? L’emozione della prima convocazione in nazionale è stata unica. Ero il ragazzo più felice del mondo. Piangevo come un bambino, era davvero emozionante. E poi le emozioni sono tornate quando ho sentito l’inno. Ho 33 anni e anche se ho fatto tanti gol non so quanti allenatori al posto di Mancini mi avrebbero preso in considerazione. Non posso che ringraziare il ct per l’opportunità che mi ha dato".


💬 Commenti