La Roma in quest'ultimo periodo, per i buoni risultati, deve dire grazie a tutti i giocatori della rosa che si stanno impegnando sul campo, ma un appunto particolare va fatto a quel Henrikh Mkhitaryan che non è riuscito a giocare l'intera stagione per colpa di alcuni problemi fisici che lo hanno limitato. Il calciatore armeno, come tutti sanno, è di proprietà dell'Arsenal dove a fine stagione farà ritorno. Per l'attaccante sembra però che i "Gunners" non abbiano nessuna intenzione di trattenerlo a Londra. Anzi, le ultimissime potrebbero spingere il giocatore nella Russian League. Monika, sorella di Mkhitaryan, parlando del futuro del fratello, ha dichiarato: "Nella vita non puoi chiudere le porte a niente. Se arrivasse la chiamata dello Zenit? Henrikh è pronto a prendere in considerazione questa opzione perchè ama la Russia. Mia madre è di Mosca e Henrikh ci va spesso in vacanza. Sono andata a vedere qualche partita dello Spartak e magari qualche proposta è già arrivata proprio da loro". Henrikh Mkhitaryan, invece, ha fatto alcune personali dichiarazioni sul mercato e sulla decisione di trasferirsi alla Roma: "Il primo settembre, poco dopo aver finito una partita in cui avevo giocato con l'Arsenal, il mio agente mi chiamò per dirmi che avrei firmato per la Roma. E' successo tutto molto in fretta. Io mi ero ripromesso che le cose con i Gunners sarebbero cambiate, ma a 30 anni hai bisogno di guardare avanti per continuare a giocare divertendoti. La pressione qui non è un problema per me, perché ho già giocato in squadre come Manchester United e lo stesso Arsenal, dove le pressioni sono quotidiane. La Russia? Non ho mai rifiutato lo Spartak Mosca ma quando ero allo Shakhtar pensavo di essere nella miglior squadre dell'ex URSS e poi volevo giocare in Europa. Anche l'Anzhi provò a prendermi offrendomi quasi 20 milioni, poco meno di Eto'o, ma per inseguire il mio sogno ho rifiutato".

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