Alla Fiorentina si pensa a un campionato appena ripreso e ai tanti obiettivi stagionali, ma tra quelli più importanti c'è lo stadio di proprietà, un progetto che era stato avviato già dalla famiglia Della Valle, ma che ad oggi, con la nuova proprietà, fatica a prendere il via causa la troppa burocrazia. Il presidente Rocco Commisso, però, ha voluto sottolineare: "Forse il termine 'distruggere' è un po' troppo forte ma il concetto è che se le cose si fanno vanno fatte belle. Comunque adesso in testa per lo stadio ho due opzioni, una riguarda il Franchi l'altra l'area di Campi Bisenzio". Il numero uno del club viola ha anche aggiunto: "Sono venuto a Firenze per la sua bellezza ma qui ci sono cose belle e brutte e io voglio distruggere solo quelle brutte. Vogliamo andare a Roma quanto prima per vedere che fare: oltre al Franchi c'e' l'opzione Campi con un nuovo stadio, parcheggi e altro, ci sono pro e contro, vanno valutati costi, tempi e altre problematiche. Ora andiamo avanti su entrambe le opzioni, se poi non potremo fare non faremo. Quale opzione è più percorribile? Magari 49 e 51%, ma non voglio offendere nessuna delle due parti. Distruggere il Franchi per me significa rifarlo, forse qualcosa si puo' anche tenere di quell'impianto ma il punto è che se spendi molti soldi su una struttura che ha 90 anni qualcosa devi rifare. E per come la vedo io non considero il Franchi un monumento. Devo pensare ai tifosi e alla mia azienda e a fare a Firenze una cosa bella di cui andare orgogliosi".

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