Dopo il Belgio si arrende alla pandemia anche l'Olanda. Il campionato di Eredivisie va ufficialmente in archivio tra le polemiche e soprattutto senza assegnazione del titolo di campione, ma anche senza retrocessioni. Alla fine la decisione è stata presa e dalla classifica saranno definite le squadra che parteciperanno alle prossime coppe europee. Dopo l'annuncio del governo di stoppare gli eventi sportivi fino a settembre, l'Eredivisie ha annunciato ufficialmente la decisione presa attraverso il proprio sito ufficiale: "Sfortunatamente, con le recenti misure decise dal governo, è diventato impossibile completare in tempo la stagione 2019/2020 delle competizioni calcistiche professionistiche. Sarà chiaro a tutti i soggetti coinvolti, che la salute pubblica viene sempre al primo posto. Il consiglio del calcio professionistico ha deciso, previa consultazione di club, giocatori e allenatori, e con l'approvazione del Consiglio di vigilanza, di interrompere la competizione 2019/2020 e di assegnare i posti per le competizioni europee sulla base di l'attuale classifica. Ciò è conforme alle linee guida UEFA". Nella nota è stato anche precisato: "In relazione a promozioni e retrocessioni, è stato deciso di non effettuarne. Da un punto di vista sportivo, non giocare in questa stagione per i club, i calciatori e i loro tifosi si traduce in una delusione comprensibile. Significa anche un duro colpo finanziario per l'industria del calcio professionale, che ha migliaia di posti di lavoro e milioni di fan. Le conseguenze della summenzionata decisione, ufficialmente confermata, di non riprendere più le competizioni, sono state discusse questo pomeriggio con l'ECV, il CED e i 34 club".

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