Hellas Verona, ambiente caldo in vista della sfida con l'Atalanta
Un solo punto nelle ultime cinque gare e una classifica che piange, con lo scomodissimo ruolo di chiuderne la porta con sei punti in coabitazione con la Fiorentina. Quello che sta vivendo l'Hellas Verona non è esattamente il miglior capitolo della sua storia. Se la società gialloblù può annoverare nell'argenteria di famiglia uno scudetto conquistato nell'ormai lontano 1984-85 sotto la gestione di Osvaldo Bagnoli, adesso, invece, è con l'acqua alla gola per cercare di tenere i piedi ben saldi in categoria. Dopo il cappaò con il Genoa diretto concorrente per la salvezza, la voce che correva nell'ambiente era di una resa dei conti con l'attuale tecnico Paolo Zanetti. Ma, dalla società, non è giunta alcuna presa di posizione ufficiale in tal senso e quindi il tecnico dovrebbe accompagnare la squadra nel tentativo di rinascita di sabato 6 dicembre alle 20.45 al Marcantonio Bentegodi contro l'Atalanta.
La squadra di Raffaele Palladino, cui è stata affidata l'operazione rivitalizzazione dopo l'esonero di Ivan Juric, sembra avere trovato il passo giusto, sia nella sfida contro il Napoli che, pur persa per 1-3, ha comunque dato buone indicazioni, sia nel ritorno alla posta piena contro la Fiorentina. Gli scaligeri si troveranno quindi di fronte a una formazione in salute che oltretutto è anche in piena rampa di lancio per l'accesso agli ottavi della Champions League grazie alla serata champagne contro l'Eintracht Francoforte culminata con un 3-0 a favore.
La tifoseria gialloblù, dal canto suo, non ha fatto mistero di essere al colmo dell'esasperazione per una situazione ampiamente deficitaria della squadra sul piano del rendimento. Le otto reti segnate in tredici partite sono il termometro di un reparto offensivo asfittico che non è in grado, almeno al momento, di garantire un'adeguata costanza realizzativa da cui, inevitabilmente, passano le speranze di salvezza della squadra.Sarà, quella con l'Atalanta, la partita della svolta?