Daniele Rugani è arrivato al Cagliari per dare il suo contributo, un contributo che dovrà aiutare la squadra allenata da Eusebio Di Francesco a rialzare la testa in campionato per risalire prima possibile la classifica. L'agente dell'ex Juventus e Rennes, parlando del suo assistito ha fatto alcune rivelazioni su come è si è conclusa la trattativa per portare il suo assistito alla corte del presidente Tommaso Giulini.

Davide Torchia ha raccontato: "La possibilità di un ritorno in Italia era emersa qualche giorno prima dell'effettivo trasferimento, non solo sondaggi ma richieste molto importanti. Con Daniele però avevamo deciso di rimanere a Rennes per un patto fatto con loro, per dare una mano alla squadra e mettersi a disposizione. Purtroppo è stato sempre infortunato nei primi sei mesi, cosa che non è mai successa nella sua vita, e voleva ripagare la fiducia con tante partite. Negli ultimi due giorni le insistenze lo hanno portato a ragionare, qualche allenatore lo voleva e aveva buone intenzioni sul piano tecnico e da cosa nasce cosa".

L'agente ha aggiunto: "Parma e Torino lo hanno cercato anche prima dell'ultimo giorno di mercato. Carli lo conosce molto bene e anche D'Aversa ha dimostrato grande interesse tecnico per lui: quando si fanno i trasferimenti a gennaio la componente economico non è predominante, quindi il discorso tecnico è fondamentale. Poi avevamo deciso di rimanere a Rennes, e il Parma ha scelto altri giocatori, Bani nello specifico, anche se hanno provato a capire se poteva uscire qualcuno per avere lui, ma gli slot erano chiusi per la difesa. Per il Torino vale lo stesso discorso, ma quando si è andati a parlare di cifre, non erano numeri elevatissimi ma questo ci fa capire che le difficoltà economiche di tutti: prezzi che sembrano modici diventano impossibili".

Torchia ha proseguito: "Il Rennes ha capito le preferenze del calciatore ed è arrivata la proposta del Bologna, con condizioni più vantaggiose economicamente: i felsinei hanno poi deciso di orientarsi su un ruolo diverso e non hanno affondato, ma non c'è problema, li ringrazio. Quando l'indennizzo chiesto da Rennes è stato diviso per due, il suo trasferimento è diventato anche una occasione economica.Poi per il Cagliari è stata una corsa contro il tempo tra accordo economico tra di noi e quello con il Rennes. Dalla Francia fisicamente sarebbe stato impossibile raggiungere un accordo, ma ci ha aiutato la telematica. Hanno mandato i documenti quando l'accordo ancora non c'era, altrimenti sarebbe stato impossibile entro le 20, è finito tutto per le 19.40".
 


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