Tre giornate possono già raccontare qualcosa, in chiave campionato ma anche in chiave Fantacalcio, senza dire tutto: minutaggi che crescono, gerarchie che si assestano, dettagli che ai nostri occhi fantasy valgono oro (rigori assegnati, compiti sulle palle inattive, volume di parate). In questo quadro, osservare anche come cambiano le percezioni esterne — per esempio le quote serie a su Betsson quando una neopromossa tiene botta o quando un’outsider impone ritmo — aiuta a non farsi guidare solo dal nome stampato sulla maglia, ma da indicatori che producono voti e bonus nel medio periodo.

Di seguito cinque profili “low-hype” che possono trasformarsi in affari veri al Fantacalcio 2025/26.

1) Keinan Davis (Udinese) – rigorista di peso, bonus “attesi”

L’episodio che cambia la narrazione arriva prestissimo: a San Siro, contro l’Inter, Davis si prende il pallone del rigore e pareggia, poi partecipa all’azione del sorpasso. Non è solo un lampo: sapere chi batte i penalty è spesso il più forte moltiplicatore di valore per un attaccante fuori dal giro dei top. La fiducia dal dischetto e la titolarità nel 3-5-2 friulano lo rendono un eccellente terzo slot d’attacco con upside, anche nelle leghe dove il modificatore di difesa tende a comprimere i punteggi degli avversari.

2) Arthur Atta (Udinese) – mezzala box-to-box che “riempie” il tabellino

Atta non è un nome copertina, ma ha messo subito un marchio sulla stagione: proprio a San Siro ha firmato un gol pesante con un destro dal limite, dopo il pari su rigore di Davis. Il dato contrattuale racconta fiducia: Udinese lo ha riscattato e blindato a lungo. In chiave Fantacalcio vale come quinto/sesto centrocampista “da modificatore”: tanti duelli vinti, falli subiti, inserimenti negli half-spaces e il potenziale di raccogliere bonus “sporchi” (tiri dalla media, seconde palle). È il classico profilo che tiene alto il voto anche quando l’azione offensiva non gira.

3) Nicolás Kühn (Como) – creatività e ultimo passaggio, profilo da assist

Il Como ha ufficializzato l’arrivo del tedesco dal Celtic con un accordo lungo. Le caratteristiche sono chiare: esterno tecnico, forte nell’1-contro-1 e nella rifinitura. È il tipo di giocatore che in Serie A può incidere subito se il sistema valorizza gli esterni: tagli dentro per servire la punta, cross tesi sul secondo palo, combinazioni rapide con il terzino in sovrapposizione. In leghe che premiano assist e key pass può diventare in fretta titolare nelle vostre rotazioni, soprattutto contro avversari che concedono ampiezza.

4) Adrian Šemper (Pisa) – il portiere “macina-parate” delle neopromosse

Quando i clean sheet scarseggiano, contano i volumi: parate, uscite alte, interventi “da voto”. Nelle prime tre ha già messo insieme un numero consistente di salvataggi: segnale che, anche subendo, può portarvi pagelle dignitose e punti nelle leghe che premiano i “saves”. È il low cost ideale da abbinare a un portiere di fascia media, alternando casa/trasferta e difficoltà del calendario. Se giocate in leghe che valorizzano anche i rigori parati, tanto meglio: il semplice aumento dei tiri concessi accresce la probabilità statistica di eventi ad alto impatto.

5) Jonathan Rowe (Bologna) – esterno verticale con costo ancora accessibile

Trasferimento ufficiale a fine agosto, dopo un’estate turbolenta altrove: il Bologna lo ha preso per aggiungere strappo e 1-contro-1 sulle corsie. Il contesto tattico emiliano valorizza gli esterni che attaccano il secondo palo e tagliano dentro per la giocata veloce: se la titolarità cresce, gli assist “semplici” e i rigori procurati possono arrivare in fretta. Oggi spesso costa poco all’asta, domani può diventare moneta di scambio. Buon quinto centrocampista nelle leghe numerose, con margine di crescita nel medio periodo.

Come leggere questi profili (e perché hanno senso adesso)

Rigori e compiti fissi. Una gerarchia chiara dal dischetto sposta l’ago della bilancia: Davis è già andato sul punto di battuta in una gara ad altissima difficoltà. Atta, da parte sua, ha mostrato di arrivare con continuità al limite e di saper calciare, oltre a garantire molti “eventi” utili al voto (intercetti, strappi, falli subiti).

Contesti tecnici “amici”. Como e Bologna hanno strutture che premiano rifinitori e ali rapide. Kühn porta numeri da creatore di gioco e un orizzonte contrattuale lungo; Rowe aggiunge profondità a una squadra che lavora bene sulla catena esterna e capitalizza le seconde palle nell’area piccola.

Portieri delle neopromosse. Šemper può convertire in punti il “male necessario” di subire più conclusioni: dove i clean sheet sono rari, il flusso di parate è benzina per il vostro punteggio, specie in leghe con bonus salvataggi o malus ridotti sui gol incassati.

Guida pratica per asta e mercato di riparazione

  • Budget: trattate questi nomi come “colpi di coda”. Indicativamente: 2–4% del budget per l’attaccante (Davis), 1–2% per esterni/trequartisti (Kühn/Rowe), investimento minimo ma intelligente per Šemper in combo con un portiere più “sicuro”. Atta è da 1–2% come jolly da voto con upside.

     
  • Timing: se la vostra lega consente scambi, provate ad anticipare la curva con piccoli overpay prima che i bonus consolidino la percezione (es. dopo un rigore calciato, un gol pesante o una giornata da 5+ parate). In leghe con FAAB, avere un “fondo occasioni” dedicato a profili come questi fa la differenza a settembre.

     
  • Rotazione: alternate Šemper privilegiando casa e scontri diretti; schierate Kühn e Rowe quando l’avversario concede ampiezza o difende con terzini stretti; Davis si mette anche in matchup sfavorevoli perché il rigore pesa quanto un gol “dal gioco”.

     

Coperture

: su Davis e Rowe, se avete panchina lunga, affiancate un pari ruolo dal minutaggio sicuro; su Atta, consideratelo primo cambio per incastri con modificatore.


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