Si chiama Federico Gatti è uno dei difensori centrali emergenti del calcio italiano e ormai di lui si sono accorti praticamente tutti, ma la Juventus sarebbe la società più avanti nella trattativa per portare il ragazzo alla Continassa. E pensare che il classe 1998 di Rivoli a Torino lavorava come muratore e ora potrebbe farci ritorno per indossare la maglia più prestigiosa, quella della "VEcchia Signora".

Il ragazzo, attualmente in forza al Frosinone, ha su di se gli occhi di tutti gli osservatori di mercato e in questo momento il suo cartellino sarebbe lievitato fino alla valutazione di 10 milioni di euro. Gatti però rimane con i piedi ben saldi a terra pensando da dove è arrivato.

"Lavorare in cantiere era molto duro. Ho lavorato anche ai mercati generali, poi ho fatto il muratore, il serramentista, o riparavo tetti. Mi alzavo all’alba, anche con il gelo: era durissima. Ma è stato molto formativo. Lavoravo e giocavo per arrotondare, poi quando mio padre è rimasto disoccupato è arrivata la spinta in più: aveva fatto tanti sacrifici per me e dovevo ricambiare. La famiglia è tutto", ha rivelato il giocatore.

"Ho preso da mio padre, e dalla rabbia che ho dentro. È una rivincita per me. Ho trovato porte chiuse, nei settori giovanili di Torino e Alessandria non ho avuto spazio. Voglio impormi", ha aggiunto il difensore. Il Direttore generale del Frosinone lo considera come un Chiellini con i piedi di Bonucci e Gatti risponde: "Sì dai, sono paragoni azzardati... Come faccio a essere paragonato a gente così? Dopotutto ho solo fatto 16 partite in B. Però Chiellini è il calciatore a cui mi ispiro, per la sua mentalità: anche lui non molla mai". Che sia un 'messaggio' indirizzato ai dirigenti della Juventus?
 


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