Fiorentina: che...Faccenda il derby con il Pisa

Nella storia del Pisa e della Fiorentina, prossime a disputarsi domenica 28 settembre alle 15 un derby che profuma sempre di emozioni e grandi attese, c'è una…Faccenda di cui tenere conto. O meglio, forzando la grammatica italiana, un Faccenda. Di nome fa Mario, fu un difensore di buon livello e indossò sia la casacca nerazzurra totalizzando ottantasei presenze e quattro reti sia quella viola con 125 gettoni di presenza e quattro centri. Normale, quindi, che chi come lui ha frequentato entrambi gli ambiti senta in modo particolare questa partita, un derby assente in serieA ormai dalla stagione 1990-91.
Faccenda ha aperto il libro dei ricordi sia delle sue esperienze in ambedue i sodalizi sia nei derby a Qui News Pisa. “Quando giocavo nel Pisa- esordisce- ci caricava Anconetani (Romeo, il vulcanico e compianto presidente a cui è intitolato anche lo stadio Arena Garibaldi, ndr). Partiva tutto da lui, poi arrivavano i tifosi. Era il primo tifoso.Ora è diverso. So che Vaira è presente, ma anche i due Corrado vanno agli allenamenti. Affrontare la Fiorentina era come affrontare la Juventus”. Poi cambia maglia e, a proposito di Fiorentina, ammette che “non si sta esprimendo bene perchè le aspettative erano più alte”. Ma, al contempo, riconosce che “la squadra è forte e prima o poi ne uscirà fuori”. L'attenzione si sposta poi sul derby e qui indossa il vestito di Salomone non sbilanciandosi per quale delle due compagini tiferà. “Mi piacerebbe che vincessero tutte e due- conclude - ma non si può, spero che vinca chi gioca meglio, chi ha più fortuna, che sia una bella partita e una festa per tutti”. Con un auspicio finale, vista l'alta intensità che da sempre caratterizza il match: “l'importante è che non succeda niente tra i tifosi, sarebbe bello per entrambe le società”.