La stagione del Brescia non è certo di quelle da ricordare. In campionato la squadra lombarda era attesa da ben altri risultati, traditi dal campo dopo alcune gestioni tecniche discutibili. Secondo alcuni anche un mercato estivo 'leggero' ha condizionato l'annata portando la formazione ad occupare l'ultimo posto della Serie A. La ripresa del campionato, se ci sarà, potrebbe dare indicazioni alla dirigenza in ottica futura, per capire quali giocatori potranno rimanere (anche in caso di possibile retrocessione). Mario Balotelli è destinato a fare le valigie, così come Sandro Tonali, con il centrocampista che sembra sempre più in orbita Juventus. Discorso diverso, invece, per Florian Aye, attaccante classe 1997, che con la maglia delle "Rondinelle" non ha ancora trovato la via del gol. Il ragazzo che lo scorso anno nella Serie B francese aveva segnato 18 reti in 38 partite, aspetta il suo momento. Il parigino ha dichiarato: "C'è grande differenza fra la Ligue 2 e la Serie A: si gioca un calcio diverso con molta più intensità. Mi sono dovuto adattare ad un modo diverso di giocare a calcio e ad una cultura calcistica differente. In Italia cona molto di più la tattica. Mi ci è voluto un po' di tempo ma nelle ultime settimane prima dello stop al campionato mi sentivo davvero bene". L'attaccante di scuola Auxerre infine ha precisato: "Per gli attaccanti segnare è come una droga. Quando non hai la tua dose non stai bene. Personalmente però non mi sono mai scoraggiato e ho continuato a lavorare, tanto che adesso mi sento molto cresciuto. Gioco con grandi calciatori e questo mi permette di ottenere il meglio".

💬 Commenti