La Juventus sta cercando di risalire la classifica e lo sta facendo puntando sull'aiuto di tutti i giocatori della rosa. Tra i giocatori che non si tirano mai indietro c'è il difensore brasiliano Danilo che spesso è sotto la lente d'ingrandimento della critica per alcuni errori mostrati sul terreno di gioco.

Ma l'ex Manchester City non è preoccupato, anzi, risponde a modo suo: "A nessuno piace ricevere critiche, soprattutto quando sono distruttive. Se ci avessi prestato troppa attenzione non sarei uscito di casa. Ricordo quando andai a giocare nel campionato Mineiro: già allora ne ho ricevute tante. Quando ho iniziato in prima squadra non ero una promessa, non sono esploso subito. Ho dovuto lottare, non ero quel giocatore che dà spettacolo". 

Il difensore bianconero ha anche aggiunto: "Mi sono chiesto se ascoltare le critiche o la mia coscienza, che mi diceva che avevo potenziale. Quando sono andato al Santos, ero stato la rivelazione del campionato Mineiro, ma non ero ancora considerato in Brasile. Sono dovuto andare in un negozio a compare scarpe e vestiti, non è che sia stato sottovalutato ma sicuramente non sono stato valorizzato. Non ero l’uomo partita, e da lì sono iniziate altre critiche. Potevo dare importanza a quelle persone che mi sostenevano veramente. Quando sono andato al Porto, sono stato il secondo trasferimento più costoso nella storia del club dopo Hulk. All’inizio ho ricevuto molte critiche, ho finito per diventare un giocatore importante nella finale di Champions: ho giocato 11 partite quando il Real ha vinto la competizione".


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