Si torna a parlare della pubblicità dell’azzardo in ambito sportivo. E si torna a farlo con il dibattito sulla riforma che dovrebbe portare all’abolizione del divieto. 

La proposta, ormai di qualche mese, è del Ministro dello Sport Andrea Abodi, che ha trovato sponda nel presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Gabriele Gravina. Voci di corridoio e dichiarazioni quasi ufficiali fissavano al 20 Giugno la data del Consiglio dei Ministri che avrebbe portato all’approvazione, ma alla fine si è registrato un nulla di fatto. “La bozza del Decreto non conteneva solo l’abolizione del divieto di sponsorizzazione indiretta – commenta ai nostri microfoni Silvia Urso, esperta della redazione di Giochi di Slot – ma anche la creazione di un fondo ad hoc per contrastare il GAP, il gioco d’azzardo patologico”. Sempre all’interno della bozza si prevedevano corsi di formazione e sensibilizzazione ai tesserati in tema di divieti e di giochi con una parte del testo dedicata ai rischi della ludopatia, all’impegno nell’organizzare eventi incentrati sugli esport e sui videogiochi elettronici. 

“Una parte ancora più cruciale – continua Urso – era la parte relativa al riconoscimento di una parte della raccolta di azzardo e betting a favore degli organizzatori e dello sviluppo dell’impiantistica sportiva, un settore che in Italia stenta a decollare e che senza aiuti anche da parte dei privati non potrà mai competere con il resto d’Europa”. Una bozza di decreto moderna e al passo con i tempi, che ha trovato l’applauso della Federazione e della Lega Serie A, ma non ancora del Governo. 

Così le società di calcio hanno continuato a cercare accordi sul filone dell’infotainment: partnership e collaborazioni con brand di betting ma sul versante contenutistico, informativo e giornalistico. “In Italia sono diverse le società che hanno intrapreso questa strada – sottolineano l’esperta di Giochi di Slots – l’Inter ad esempio ha un accordo con Betsson e StarCasinò, stessi brand che sono legati al Torino, mentre la Roma ha un accordo solo con il secondo. Anche la Juventus ha sondato il terreno e ha stilato un accordo con Eurobet.live”. Si tratta di collaborazioni che ovviamente non possono essere al pari di sponsorship di primo piano, ma permettono comunque introiti interessanti. Le uniche cifre note sono quelle dell’Inter al quale Betsson garantisce 30 milioni di euro l’anno, per un totale di circa 120 milioni di euro di accordo complessivo. 

“Si tratta di fondi importantissimi per il benessere di tutta la filiera calcistica – conclude Urso – e in particolare per le squadre di Serie A, sempre più costrette a fare i conti con bilanci in rosso e Fair Play Finanziario”. Se dal lato sportivo, insomma, c’è un totale via libera al Decreto Abodi, le perplessità maggiori sono quelle in seno al Governo guidato da Giorgia Meloni. Bisognerà risolvere queste per arrivare all’approvazione ufficiale. Ma l’agenda politica, al momento, non prevede incontri di questo tipo. 


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