Fiorentina, rilancio cercasi sotto la gestione Vanoli
Ben difficilmente, alla vigilia del campionato, si sarebbe potuto pensare a una Fiorentina che avesse il ruolo scomodissimo e pericolosissimo di chiudere la porta della classifica con il naso puntato verso la serie B. Eppure è proprio ciò a cui il calcio italiano, e segnatamente la tifoseria viola, stanno assistendo in questo momento. E a complicare la situazione del morale ha concorso il fatto che il meccanismo si sia inceppato anche in Conference League dove, bene o male, la società aveva finora raccolto quei sorrisi a lei negati dal campionato. Gudmundsson e compagni, infatti, si sono fatti infilzare dai tedeschi del Mainz, ovvero da una squadra che, in Bundesliga, sta conoscendo suppergiù i loro patemi.
Ma a Firenze hanno poca o, come si dice da quelle parti, punto voglia di piangere sul latte versato e, se di strizzare l'occhio all'alta classifica per questo giro sembra proprio non parlarsene, almeno adempiere la missione di evitare un'ingloriosa discesa in cadetteria è dovere morale scolpito nella pietra. La sconfitta casalinga con il Lecce è stata, per Stefano Pioli, il canto del cigno della sua esperienza sulla panchina gigliata. Al suo posto è stato chiamato un Paolo Vanoli cui toccherà il compito di tenere alto il morale della truppa rendendola consapevole del fatto di disporre dei mezzi per poter rinascere.
Vanoli stesso, del resto, cerca di regalarsi qualche soddisfazione migliore dell'undicesimo posto con cui si è congedato dal Torino. Che, lo si conceda, vuol dire metà classifica e non certo zona retrocessione ma non è comunque certo un piazzamento di quelli da far strappare applausi. Quello di Vanoli con la Fiorentina è quindi un incontro tra due realtà in cerca di deciso rilancio delle loro quotazioni. E l'auspicio dell'ambiente viola è che la simbiosi di queste due intenzioni di rilancio possa traghettare la Fiorentina alla svelta in una collocazione di classifica maggiormente rispondente al suo blasone. Quei diciotto gol subiti che rendono la squadra viola ultima della classe anche per quanto concerne la tenuta difensiva esigono di non avere più incrementi significativi. Pena il fatto di non riuscire più ad avere difese per cercare di aggrapparsi almeno alla sicurezza di classifica.