La Juventus Women è in vetta alla classifica della Serie A e nel fine settimane potrebbe avere la possibilità di festeggiare matematicamente lo scudetto. Il gruppo bianconero è sicuramente formato da giocatrici di grande spessore e tra queste vi è anche il pilastro difensivo Cecilia Salvai.

La giocatrice, punto fermo anche della Nazionale azzura di Milena Bartolini, si è raccontata parlando innanzitutto della sua carriera professionale: "Mi ritengo molto fortunata, perché i miei genitori non mi hanno mai ostacolata in niente, anzi: mi sono sempre stati molto vicini. E ora stanno impazzendo perché non possono vedere le partite! Il supporto dei genitori è fondamentale e il fatto che adesso esistano i settori femminili giovanili è un grande incentivo".

Salvai ha anche aggiunto un pensiero sui propri inizi: "Per me non era un problema perché da bambina ero il classico maschiaccio, penso di non aver mai avuto bambole o Barbie. C’era un campo vicino a casa, ci andavo sempre a vedere mio cugino finché un giorno l’allenatore, stufo vedermi lì a guardare, mi ha fatto entrare in campo". Il difensore centrale ha poi indicato gli esempi da seguire: "Le calciatrici Usa sono l’esempio da seguire: molto più di squadra, sono il simbolo della lotta per l’uguaglianza".
 


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