Il calcio femminile è in costante crescita e dopo i campionati del Mondo di Francia 2019 il movimento internazionale ha visto aumentare l'interesse per una realtà che sta dimostrando di meritarselo interamente. Ecco perchè in Italia si lotta tanto per cercare di equiparare le giocatrici ai colleghi maschi. Serve il professionismo, fondamentale per una crescita definitiva. Solo pochi giorni fa, in difesa delle colleghe donne i calciatori della nazionale degli Stati Uniti sono 'scesi in piazza', per una dimostrazione importante nei confronti dei poteri forti del mondo del calcio internazionale. E' in atto una vera e propria battaglia in difesa della parità di diritti e salari. In una nota pubblicata sul sito della "National Team Players Association" Usa, proprio i giocatori hanno attaccato senza mezzi termini la federcalcio a stelle e strisce che "continua a condurre una politica discriminatoria nei confronti delle donne in materia di salari e delle loro condizioni di lavoro. Per più di 20 anni la federazione ha fatto muro a qualsiasi concetto di pari retribuzione o equità economica per le calciatrici della US Women National Team. Si tratta di una discriminazione sistematica di genere che non dovrebbe mai avvenire". L'attaccante della Nazionale statunitense Megan Rapinoe ha sottolineato il proprio pensiero attraverso il suo profilo Instagram: "Di cosa ha bisogno il calcio femminile nei prossimi mesi? Di soldi, soldi, soldi. Non smetterò mai di lottare per la prossima generazione di ragazze. Grazie @VW per supportare @USWNT e le ragazze di tutto il mondo".

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