Hellas Verona, un attacco con il contagocce

Sarà pur vero che, nel dorato mondo del calcio, la qualità dei gol conta spesso in più della loro quantità, Ma, per prevalere sugli avversari e, in più lunga prospettiva, per approdare al porto della salvezza, occorre segnarne. Ed è esattamente quello che sta riuscendo molto difficile all'Hellas Verona, autore di due reti soltanto dopo sei giornate di campionato, di cui peraltro una su calcio di rigore. Serdar più Orban dagli undici metri e fine delle trasmissioni. E' evidente che il reparto offensivo  gialloblù rappresenti in questo momento il tallone d'Achille della formazione di Paolo Zanetti E, a voler sottilizzare, se si guardasse alle reti su azione degli attaccanti, gli scaligeri sarebbero fermi a zero. Serdar è infatti un centrocampista, sia pur dotato di propensioni offensive e Orban ha punto soltanto dagli undici metri. La squadra non è riuscita a profanare le porte avversarie in quattro occasioni su sei e da centoottanta minuti di fila manca all'appuntamento con il gol. Contro Lazio e Sassuolo, infatti, è rimasta a secco. 

Sarebbe potuta arrivare la consolazione, per il discorso summenzionato dell'importanza della qualità dei gol, del fatto che avessero almeno significato poste piene. E invece sono serviti a evitare all'Hellas Verona di uscire a mani vuote dalle sfide con Udinese e Juventus imponendo loro il pareggio. Che l'Hellas Verona abbia bisogno di qualche rinforzo laddove bisognerebbe riuscire a far funzionare il pungiglione sembra quindi scritto sulla pietra.  Lo scorso campionato la squadra si salvò realizzando 34 retii con una media di 1,7 a partita. Un bilancio non esaltante ma comunque in grado di tenerla a galla. Quest'anno, dopo sei turni, la media è dello 0,33 e si conceda pure il tre periodico, chè tanto la pillola non risulta certamente più dolce. Il problema non sembra risiedere nella mancanza di capacità di creare, ma proprio nello sfornare il prodotto finito. Non è quindi a lezione di prolificità che il reparto avanzato gialloblù si debba recare, ma piuttosto di precisione. Fattore determinante per una squadra che punta almeno a salvarsi.