Milan, sì dell'Uefa alla sfida con il Como a Perth

Avrebbe dovuto disputarsi allo stadio Giuseppe Meazza di Milano. La sfida tra Milan e Como prevista inizialmente per l'8 febbraio 2026 ma, a questo punto, suscettibile di essere disputata anche al 7 si svolgerà a Perth, in Australia. Distanza dall'ombra della Madonnina: circa 13 mila chilometri. Per i tifosi delle due squadre, non precisamente una meta che si possa raggiungere nello spazio di una manciata di ore. Ma tanto è, l'Uefa ha dato il suo imprimatur ma a una condizione, che non diventi un'abitudine. Del resto lo stadio di San Siro o Meazza che dire si voglia in quel periodo avrà ben altro da fare, dovrà infatti “occuparsi” delle OIlmpiadi invernali di Milano e Cortina.
Il presidente dell'Uefa Aleksandr Ceferin è stato categorico. Parlando di “via eccezionale”, ha infatti specificato, come riportato dalla Gazzetta dello Sport, che “le partite di campionato dovrebbero essere giocate in casa perché qualsiasi altra soluzione priverebbe i tifosi più fedeli e introdurrebbe potenzialmente elementi distorsivi nelle competizioni, e la nostra consultazione ha confermato l'ampiezza di queste preoccupazioni”. E, non fosse bastata la precisazione, rincara la dose parlando di necessità di salvaguardare l'integrità dei campionati nazionali facendoli disputare nel loro ambiente naturale. Il rischio è che il frequente ricorso alla soluzione “esotica” possa rendere il calcio di un paese sempre lontano dal contesto in cui si dovrebbe esprimere, ovvero quello nazionale. Potere della globalizzazione e, ca va sans dire, anche della pecunia e dell'immagine che deriva da operazioni di tal fatta.