La sedicesima giornata di Serie B ha confermato ancora una volta l’equilibrio incredibile del campionato cadetto, dove ogni risultato ha un peso enorme e pochi punti separano le posizioni di vertice. Il Frosinone, dopo un avvio di stagione convincente, ha messo, partita dopo partita, una seria ipoteca sulla leadership: l’ultimo successo in trasferta contro il Pescara ha proiettato i ciociari in testa alla classifica con 34 punti e ha ribadito la loro candidatura per una promozione diretta. È soprattutto la capacità di reagire in svantaggio e di controllare i momenti chiave delle partite a distinguere la squadra di Alvini, che ha trovato gol e carattere nei momenti decisivi e ha costruito una marcia regolare che ora ne fa la squadra da battere.

Subito dietro il Frosinone resta il Monza, che con 31 punti continua a lottare per non perdere contatto con la vetta e mantiene la seconda posizione con una stagione fino a questo momento solida e costante. Ma la classifica parla chiaro: Frosinone e Monza sono protagoniste, ma alle loro spalle Cesena e Venezia si sono rifatte sotto grazie alle vittorie nell’ultimo turno. Il Cesena ha battuto il Mantova in una gara ricca di emozioni, mentre il Venezia ha imposto un 2-0 interno al Monza, risultato che ha dato fiducia e slancio alla formazione lagunare. La combinazione di risultati ha portato quindi i bianconeri a 30 punti e il Venezia a 29, piazzamenti che non lasciano tranquilli neanche i più scettici: il gruppo di testa è compatto e ogni giornata può ribaltare le gerarchie.

La classifica attuale, però, sorprende solo in parte: sin dalle prime giornate, infatti, le quote Serie B hanno delineato un quadro chiaro di quanto sarebbe successo. Non sorprende quindi che le squadre più attrezzate per le zone alte abbiano confermato le aspettative, anche se la classifica resta corta, con numerose contendenti racchiuse in pochi punti. Questo equilibrio dimostra un campionato molto competitivo, dove a fare la differenza sono i margini minimi nelle prestazioni settimanali, più che i valori assoluti. 

Un’altra svolta positiva è arrivata dal Palermo, che è riuscito a interrompere alcuni momenti di difficoltà e ad infilare tre vittorie consecutive: l’ultimo successo sulla Sampdoria ha portato i rosanero a 29 punti, consolidando un piazzamento playoff e restituendo fiducia a tifosi e squadra. La crescita dei siciliani nelle ultime uscite è stata evidente, ne è una testimonianza quel 5-0 inflitto alla Carrarese lo scorso fine novembre, con una maggiore solidità difensiva e incisività offensiva nei frangenti decisivi.

Se in alto il quadro è colorato da sorprese e rincorse, nella parte bassa della classifica la lotta è ugualmente accesa e problematica. Il Mantova, in difficoltà di risultati e troppo spesso incapace di dare continuità alle proprie prestazioni, sta valutando un cambio di guida tecnica per provare a invertire la rotta e allontanarsi dalla zona retrocessione. Ma anche le prestazioni altalenanti di squadre come Sampdoria e Pescara raccontano di un equilibrio fragile: nonostante qualche lampo di qualità individuale, entrambe faticano a trasformare le buone giocate in punti costanti, restando invischiate nei bassifondi della graduatoria e senza riuscire finora a costruire una serie positiva che le possa rilanciare. La Sampdoria, in particolare, alterna risultati altalenanti con prestazioni che lasciano spazio a troppe incertezze, ma che dimostrano una squadra ancora viva, mentre il Pescara continua a pagare dazio anche alle piccole disattenzioni che in un campionato così equilibrato vengono punite con durezza.

Con questi presupposti, la Serie B si avvia verso una fase decisiva in cui nulla può essere dato per scontato. La sensazione è che basterà poco per cambiare gli equilibri, nel bene e nel male, e che ogni turno possa diventare uno spartiacque per ambizioni e obiettivi. In un campionato così serrato, la continuità sarà l’unica vera arma per emergere, mentre chi sbaglierà rischierà di scivolare rapidamente in una zona della classifica da cui sarà difficile risalire.


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