Atalanta, comincia l'era di Raffaele Palladino
Che le cose, per Ivan Juric, all'Atalanta si stessero mettendo male sembrava molto chiaro dopo la debacle interna con il Sassuolo, neopromossa con la quale i bergamaschi, a rigor di logica e viste le ultime stagioni disputate, non avrebbero dovuto faticare. La dirigenza bergamasca, dopo la Caporetto del Gewiss Stadium e la seconda sconfitta consecutiva seguita a quella contro l'Udinese, ha esaurito le riserve di pazienza e deciso di dare un giro di vite.
La famiglia Percassi ha così' deciso di puntare su un allenatore che alle sue spalle ha due esperienze soltanto in panchina, ma di tutto valore: Raffaele Palladino. Il tecnico ex calciatore, tra le altre, di Juventus e Genoa ebbe modo di far brillare vividamente il suo astro di allenatore già sulla panchina del Monza dove il defunto presidente Silvio Berlusconi, lo chiamò dopo poche giornate per sostituire Giovanni Stroppa che pure aveva garantito ai biancorossi la prima , storica promozione in massima serie. Risultato, Palladino, preso per mano il sodalizio della città di Teodolinda e della Corona Ferrea, lo ha condotto per due stagioni di fila a una tranquilla salvezza.
Dopo il rincorrersi delle voci che lo avrebbero dato per certo alla Juventus, Palladino si accasa alla Fiorentina e la conduce al sesto posto in campionato nonché alla finale di Conference League pur persa con il Betis Siviglia. Poi il colpo di scena: lui e la società viola rinnovano sino al 2027 ma, dopo pochi giorni, arriva il suo ripensamento e la decisione di lasciare il club. Ora Palladino ricomincia da un'altra piazza esigente, quella di Bergamo, e ritorna in quella Lombardia che, con il Monza, lo ha lanciato come tecnico di sicuro talento e spessore.
Palladino raccoglie un'eredità non semplice, ovvero un'Atalanta tredicesima con undici punti frutto di sole due vittorie, sette pareggi e due sconfitte. A lui spetterà sia il compito di riportare la società orobica nelle posizioni di vertice che ha saputo frequentare in questi ultimi campionati, con sbarco in zona Europa annesso e storica vittoria in Europa League con il 3-0 contro il Bayer Leverkusen nella gestione di Gian Piero Gasperini, sia riportare un po' di fiducia in pubblico e tifoseria, in questi ultimi anni abituati benissimo dai loro beniamini.