Alvaro Morata era arrivato alla Juventus, per la seconda volta nella sua carriera, con l'intenzione di fare vedere la sua crescita calcistica, ma i numeri, per una serie di ragioni, non sono stati quelli sperati. L'attaccante spagnolo, che a Torino è ancora in prestito oneroso, ha parlato di se e delle tante critiche ricevute.

"Nessuno è perfetto, non siamo macchine, so cosa mi viene richiesto. Le critiche e i fischi non mi fanno arrabbiare, anche se mi dà fastidio. Ma l'odio no. Sono stato fuori quasi un mese e nella fretta di rientrare non stavo bene fisicamente. Ho dovuto lavorare molto per la squadra e non ero lucido per fare gol", ha spiegato. 

La società sta valutando la possibilità di riscattare l'attaccante, ma in questo momento l'operazione riscatto non appare così certa. Morata, però, dal canto suo, ha tutta l'intenzione di dimostrare a tutti di meritarsi la riconferma in maglia bianconera. Nella sua 'seconda vita' torinese Morata in campionato ha collezionato 43 presenze e segnato 13 reti.


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