Como: ambizioni europee? Parla il direttore sportivo Ludi

Il campionato che si è lasciato alle spalle è stato di tutto rispetto con la conquista del decimo posto dopo vent'anni di assenza dalla serie A. Nella stagione 2025-26, quindi, il Como punta a ripetersi. E non manca chi comincia ad azzardare che possa persino coltivare ambizioni europee. Intervenendo al premio Gentleman Fairplay, però, il direttore sportivo dei lariani Carlalberto Ludi, con chi gli ha posto questa sollecitazione, ha opposto un freno a mano tirato. Con un ritornello preciso: pensiamo a un buon campionato, ma senza spingersi troppo in là con l'immaginazione. “Dire se siamo da Europa o non da Europa è il vostro lavoro - ha risposto ai giornalisti - a noi non interessa, è realmente così”. E, tanto per ribadire il concetto di massimo pragmatismo alla larga dai voli pindarici, ha sentenziato. “a noi interessa il lavoro quotidiano e questo è un Como che lavora duramente ed è pieno di talento, il mercato ci ha soddisfatto e il lavoro di Fabregas ci entusiasma, non solo ci soddisfa”.
Lo spegnere i facili fuochi delle mire europee, però, non esime Ludi dal vaticinare che il Como possa avere ancora ampi margini di crescita."Non dovremo raggiungere l'Europa per forza- dice mettendo ancora una volta il silenziatore a un assillo che rischia di diventare controproducente - ma è una cosa che ci stimola, ricerchiamo il migliorarmento quotidiano attraverso il lavoro di tutti i giorni".