Sono passati solo pochi giorni dalla notizia che ha sconvolto il mondo del calcio. La morte del noto procuratore Mino Raiola ha portato a tanti messaggi rivolti ad uno dei protagonisti indiscussi del mondo calcistico, messaggi arrivati da chi era suo assistito (solo per citare alcuni, Ibrahimovic, Balotelli, Haaland, De Ligt), ma anche dai tantissimi dirigenti sportivi e addetti ai lavori.

Mino purtroppo se ne è andato a 54 anni dopo avere lottato contro una malattia incurabile, lasciando una importante eredità a chi è stato al suo fianco negli ultimi mesi di lavoro. Stiamo parlando, in particolare, di Rafaela Pimenta, la donna che avrebbe tra le mani l'intero "pacchetto giocatori" che fu di Raiola.

La legale è la persona con cui il noto agente ha voluto condividere le quote della sua società "One", che ha sede in quel di Montecarlo. Rafaela Pimenta è una avvocatessa brasiliana appassionatissima di calcio da sempre, che alcuni anni fa, così come riportato da "Calcio e Finanza", aveva aiutato Rivaldo e Cesar Sampaio a fondare "Guaratinguetà", piccola società di calcio dello Stato di San Paolo. 

La Pimenta ha avuto il primo contatto con Mino Raiola agli inizi degli anni 2000, ha invece spiegato "La Gazzetta dello Sport". sottolineando che Rafaela era una giovane laureata in giurisprudenza, avendo iniziato a lavorare nella squadra dell'antitrust costruita dal Presidente Fernando Henrique Cardoso. L'erede dell'impero di Raiola parla correttamente sei lingue ed è stata determinante delle ultime trattative di mercato quando Mino si era ammalato. Al fianco della Pimenta è sempre rimasto anche Vincenzo Raiola, ma ora c'è grande attesa per scoprire se nel futuro dei figli ventenni dell'agente appena scomparso, Mario e Gabriele Raiola, ci sarà proprio la società fondata dal padre.


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