Il centrocampista Gerson, ex di Roma e Fiorentina, potrebbe essere destinato a fare ritorno nel campionato italiano. Il giocatore ventitreenne, passato la scorsa estate al Flamengo, ha capito in cosa ha sbagliato e sembra pronto per una nuova sfida nel vecchio continente. Lui per il momento è un giocatore rossonero, ma chissà cosa potrebbe accadere prossimamente. Proprio l'ex Fluminense ha spiegato cosa non ha funzionato nel suo primo passaggio europeo: "Questo mio nuovo inizio l'ho costruito in Italia, precisamente a partire dal secondo anno a Roma. Ero arrivato dal mio idolo Totti dal Brasile con grandi elogi e aspettative: questa cosa a volte ti distrae dagli obiettivi. Giocavo poco e sentivo di dovermi reinventare: ho iniziato ad allenarmi a casa, ho prestato più attenzione a ogni dettaglio. Tutto: marcatura, posizionamento. Ho capito che ancora non ero pronto come giocatore". Gerson ha anche precisato: "Com'è nato il mio arretramento sul campo? A Roma, rimanevo in campo chiedendo agli allenatori e agli assistenti di farmi studiare nuovi ruoli. Da lì, ho iniziato a giocare in più posizioni, a Roma per di più a destra potendo rientrare. A Firenze con Stefano Pioli giocavo spesso da secondo mediano a centrocampo, e a volte pure come regista quando ci metteva a tre dietro. Lì ho imparato le cose che ritengo più importanti per evolversi, intensità senza palla ed essere coinvolto per 90 minuti, anche se non hai il pallone. Prima giocavo solo per fare gol o assist, ma ho capito che avrei potuto influenzare il gioco anche senza, e mi fa piacere: mi sento molto più completo. Devo molto anche a Jorge Jesus. Uno dei miei obiettivi adesso è quello di vestire la maglia della nazionale brasiliana".

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