A Gennaio la Fiorentina del presidente Rocco Commisso ha deciso di premere sull'acceleratore e piazzare alcuni colpi di mercato di prospettiva. Tra i giocatori arrivati alla corte di Beppe Iachini anche l'attaccante italiano Patrick Cutrone. L'ex Milan ha accettato di buon grado la squadra toscana per un ritorno in Serie A che gli mancava. L'agente Giovanni Branchini, ha parlato del momento di Cutrone a cominciare da una inaspettata separazione dal Milan: "E' una storia di calcio. Il prodotto di un vivaio ti dà una plusvalenza molto più forte rispetto ad un giocatore che hai acquistato. Per questo a volte, quando ti trovi nell'esigenza di far quadrare i conti, magari cedi quello che non vorresti vendere ma che devi vendere". Il procuratore ha anche aggiunto: "Il Wolverhampton era da tempo su di lui e si è scelto questa soluzione assecondando un'esigenza del Milan. Gli Wolves hanno avuto un inizio complicato, dovevano giocare con due attaccanti e invece sono passati al 4-3-3 e Patrick è diventato la riserva di Jimenez. Non era quello che desideravamo e abbiamo chiesto la cessione. La Fiorentina è la squadra che si è avvicinata con più interesse, il progetto ci è piaciuto e l'abbiamo sposato. Abbiamo lottato un po' perché il Wolverhampton voleva un diritto di riacquisto, ma alla fine ce l'abbiamo fatta anche perché la Fiorentina voleva il controllo del giocatore. Quando si è chiusa la trattativa, in un solo giorno mi sono scambiato 34 email con gli Wolves, credo sia un record".

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